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venerdì 27 settembre 2013

Creative Commons





Che cosa sono le  Creative Commons?
Sono delle licenze che si basano sul principio di alcuni “ diritti riservati”.
Le Creative Commons,  rappresentano una via di mezzo tra il rigido modello del copyright (C) (Tutti i diritti riservati)  e quello invece di pubblico dominio (PD) (Nessun diritto riservato)  introducendo il nuovo concetto di Alcuni diritti riservati ( CC)
Queste licenze sono flessibili e si possono, ad esempio, utilizzare con l’unico vincolo per la condivisione di dichiarare chi è l’ autore dell’opera (attribuzione). Oppure vi è la possibilità di non permettere la modifica dei dati dell’opera  (non derivate), non utilizzare i dati per fini commerciali ( non commerciale) ed infine che l’opera si condivisa e modificata solo se la licenza utilizzata sia la stessa dell’opera originale (condividi allo stesso modo).

Chi le ha inventate?
La Creative Commons  è stata inventate  nel 2001 da un professore universitario ritenuto uno dei principali esperiti del diritto d’autore negli Stati Uniti.A marzo 2009, è stata lanciata la prima versione per la licenza Creative Commons 0.
Con questa licenza, l'autore rinuncia a qualunque diritto sull'opera, che può essere utilizzata da tutti, in qualunque modo, per sempre e senza condizioni. Scompare quindi  l'obbligo di citare l'autore.

In Italia quali sviluppi ha avuto?
Nel 2003, l’Istituto di Elettronica e di Ingegneria dell’Informazione e delle Telecomunicazioni contatta Creative Commons per offrirsi di trattare in modo più ampio e dettagliato il tema delle licenze CC in Italia. L’obiettivo principale  del progetto era quello di tradurre e adattare al modello legislativo italiano le licenze CC.

Perché sono state inventate le Creative Commons?
Con Internet, è possibile senza trovare nessuna difficoltà distribuire le opere in varietà di formati e in qualità molto alta. Questo offre un'enorme opportunità per stimolare la creatività e la produzione di sapere. Più le persone sono interconnesse e comunicano, più diventa facile ottenere esattamente i contenuti di cui si ha bisogno.
Gli  effetti della globalizzazione non sono visibili solo a livello aziendale ma possono essere osservati anche in diverse aree scientifiche e didattiche. Molte delle persone non sono motivate dall'immediato desiderio di guadagno, ma dal desiderio di imparare, diventare conosciuti, ed anche di aiutare altre persone.
Lo svantaggio di questi sviluppi e possibilità è che le nuove tecnologie possono essere usate per violare il diritto d'autore e che molti consumatori, specialmente i più giovani, sembrano considerare normale il non tenere in considerazione le richieste (soprattutto legali) , dei creatori di contenuti di essere pagati per l'utilizzo delle proprie opere.
 I maggiori creatori di opere e quindi  detentori di diritti d'autore hanno reagito con una modalità che può essere riassunta in 4 punti (http://www.creativecommons.it/):

  1. cercando di impedire il rilascio di nuove tecnologie che possano essere usate per scopi illeciti;
  2.  sviluppando strumenti che permettano di gestire i loro diritti con una precisione fino ad oggi sconosciuta e impensabile: il DRM (Digital Rights Management, gestione dei diritti digitali, è un sistema di protezione dei file che consente la tutela del diritto d’autore dei contenuti digitali) e le protezioni tecnologiche contro la copia non autorizzata;
  3.  riuscendo a rinforzare queste misure tecnologiche rendendone illegale l'aggiramento
  4.  lanciando grandi campagne pubblicitarie con lo scopo di insegnare ai giovani che devono evitare di appropriarsi di opere coperte dal diritto d'autore.

Queste reazioni sono comprensibili, anche se spiacevoli. Accade che autori e titolari dei diritti oggetto della licenza devono confrontarsi non solo con leggi complicate, ma anche con barriere tecnologiche e molti ignoreranno le regole o non eserciteranno la propria creatività.
L’alternativa delle Creative Commons  è quella di fornire ad autori e titolari di diritti oggetto della licenza un semplice modo per comunicare quali libertà vogliono associare alla propria opera. Ciò rende semplice la condivisione o la creazione di opere derivate. Le Creative Commons vogliono rendere semplice agli autori esercitare quei diritti in modo che gli altri possano capire i loro intenti.

Quali sono le licenze disponibili?
  • Attribuzione 3.
  • Attribuzione - Non opere derivate 3.0
  • Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0
  • Attribuzione - Non commerciale 3.0
  • Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0
  • Attribuzione - Condividi allo stesso modo 3.0



Cosa significano?
 


  Attribuzione : è possibile utilizzare l’opera con l’unico vincolo di dichiarare chi sia l’autore




Non opere derivate : non è possibile modificare l’opera



Non commerciale : non è possibile utilizzare l’opera a fini commerciali


Condividi allo stesso modo: è possibile modificare l’opera ma l’opera stessa deve avere le stesse condizioni utilizzate dall’autore.

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